mercoledì 21 novembre 2012

Scrittura saporita da "nano"

Anche oggi un sito stupendo scoperto troppo tardi:
http://www.nanowrimo.org/en

Nella sezione "come funziona", il punto 5, quello dopo essersi iscritti e aver confermato la registrazione:

"Begin procrastinating by reading through all the great advice and funny stories in the forums. Post some stories and questions of your own. Get excited. Get nervous. Try to rope someone else into doing this with you. Eat lots of chocolate and stockpile noveling rewards."



Sarà quel discorso sul mangiare tanta cioccolata, ma vi dico una cosa:
Mi segno sul calendario che il Novembre dell'anno prossimo SONO IMPEGNATO
Mi allenerò pure a scrivere nel frattempo, e a leggere sui blog le intriganti frustrazioni delle persone che ammirano quel sito:
http://edtechlife.com/?p=2999

Per sicurezza: imparare a scrivere con la cioccolata sarà di aiuto e di ispirazione!
http://www.youtube.com/watch?v=rGzLJmtFHsU


giovedì 15 novembre 2012

continuare, durare, persistere, proseguire, reggere

Là, da dove le cose provengono, ritornano, 
pagando l'una all'altra il castigo di essere venute secondo l'ordine ingiusto del tempo
Anassimandro


Inizio la giornata con questa lettura:
http://www.giornalettismo.com/archives/603143/la-giornata-del-tevere-gonfio


Venti milioni di euro di danni, 4 metri di acqua in più, e un giorno di ordinaria paura.




Ordinaria?
Eh si, questi episodi non ci preoccupano in una visione più globale, ma soltanto il giorno stesso che succede, poi dimentichiamo, dimentichiamo, abbiamo la memoria corta, Berlusconi ce l'ha dimostrato ampiamente.
Qualche giorno fa avevo letto l'avviso dei responsabili metereologici:
"Dobbiamo pagare le conseguenza del caldo estivo fino ai primi di dicembre"

Il discorso naturalmente è molto più facile:
dobbiamo pagare le conseguenze della nostra follia. 

Economie non sostenibili, risorse enormi sprecate per poche persone;
Consumismo come obiettivo non dichiarato nelle nostre vite programmate. Davvero pensavamo che le cose da dove provengono poi non ritornano? Gas e veleni mandati nel cielo, ritornano come pioggia acida e clima impazzito, ad esempio.



Che la disinformazione continui, 
il tempo è "ingiusto", e deciderà proprio lui l'ordine dei disastri che verranno. 

mercoledì 14 novembre 2012

La baia dei porci

Giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda
(Horacio Verbitsky)

Libertà è il concetto base per la propaganda Statunitense. L'ipocrisia più forte è rivendere la libertà come se fosse accessibile solo agli U.S.A.; come se la libertà possa muoversi solo entro le barriere decise dallo stato più potente del mondo.

Il presidente degli Stati Uniti più famoso della storia, Kennedy, reso immortale dal suo assassinio, fu coinvolto nell'avvenimento più vicino ai film sui disastri degli stessi americani: si narra tra favola e leggenda di come abbia avuto in tredici lunghissimi giorni il destino del mondo tra le mani, in un periodo in cui sembrava bastava la semplice pressione di un tasto rosso per coprire i cieli del pianeta di bombe atomiche. Naturalmente hanno fatto un film anche su quello.

In verità prima di quei tredici giorni, ci fu un'altra operazione militare degli Stati Uniti molto meno famosa e anche meno onorevole. Fu voluta dallo stesso Kennedy. Essa spiega insieme ad altri errori del presidente i motivi di una Russia inferocita contro il popolo statunitense.

Si tratta della Baia dei porci: Kennedy voleva rovesciare il governo di cuba e sfruttò esuli cubani per provarci. Immagino che se la sua operazione avesse avuto successo sarebbe stata camuffata e sarebbe stato l'ennesimo trionfo della bandiera a stelle e strisce verso la vittoria (non so bene di che).
Qui c'è la fredda cronaca:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sbarco_nella_Baia_dei_porci

Ma quello che vorrei sottolineare è la lettera scritta dal presidente russo a Kennedy dopo quella fredda cronaca. E' una lettera da leggere e approfondire. Si intitola "di quale libertà state parlando?"

Ne riporto qui la versione originale

Khrushchev to Kennedy: Of What Freedom Are You Speaking?
http://www.marxists.org/archive/khrushchev/1961/04/22.htm

Qui la traduzione di Google in italiano:
http://bit.ly/RC6rVx

Certo il nome "baia dei porci" fa quasi sorridere. Sembra proprio che il posto fosse destinato ai politici che si tramutano come per magia nei maiali che si strozzano nel fango del peggio delle nostre anime.

Dopo questa revisione abbozzata della storia, mi viene da pensare al romanzo "1984". Lì il protagonista, non a caso, era il revisore della realtà in base alle esigenze del Governo.
Gli U.S.A. amano dire una cosa e farne altre di nascosto. Deve essere questa la loro libertà.

venerdì 9 novembre 2012

Maiali che volano.... no, ho visto un cane austronauta!

Riflettevo recentemente sul significato dell'uomo nello spazio, ed è così che ricercando in giro sono incappato in Laika."Il suo vero nome era Kudrjavka, anche se in ambito anglosassone viene spesso chiamata Muttnik"
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Laika

Vi consiglio caldamente la lettura di tutta quella storia, di approfondire. La storia di un cane condannato a morte senza averne la consapevolezza: una metafora interessante della popolazione umana al giorno d'oggi. La corsa verso lo spazio è il sintomo di una evoluzione (tecnologica e non) che non va.
Aspetta, quest'ultima frase necessita di un prologo.

il Prologo
Cento anni fa si guardava con meraviglia il telefono, questo arnese che manteneva la voce tra i fili. Poi è venuta la televisione, l'uomo sulla luna, gli schermi piatti, il cellulare, il computer, il portatile. Ora abbiamo gli smartphone.
Tutti avrebbero giurato di vedere i propri figli vivere su Marte negli anni 80.
Ma non è stato così.

la Domanda
Sappiamo dei soldi sperperati per una corsa alla polvere di marte, che sembra più importante delle ceneri dei morti terrestri. Ma riguardare indietro agli esperimenti dei russi con gli animali ( i cani, non si sa nemmeno perchè sono stati scelti) per imporre la supremazia tecnologica e il terrore con il dominio atomico impone un momento di silenzio e di immobilità.
Fermiamoci. Timeout. Osserviamo con imparziale occhio alieno (se stanno lì, sai che sbellicarsi dei nostri robottini solari su marte, che potevano essere cibo per i poveri) la nostra attuale situazione.
Macchine costruite per rendere più veloce l'uomo, bruciano l'atmosfera di cui abbiamo bisogno in code di ore perchè le persone devono stare tutti con le macchine nello stesso posto alla stessa ora. Con la macchina abbiamo sostituito il mulo, ma adesso è tornato ad essere più veloce il mulo.

A me tornano in mente i Pearl Jam:
http://www.youtube.com/watch?v=aDaOgu2CQtI
Visto tutto il video d'accapo, terminerei con: amen.