venerdì 9 novembre 2012

Maiali che volano.... no, ho visto un cane austronauta!

Riflettevo recentemente sul significato dell'uomo nello spazio, ed è così che ricercando in giro sono incappato in Laika."Il suo vero nome era Kudrjavka, anche se in ambito anglosassone viene spesso chiamata Muttnik"
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Laika

Vi consiglio caldamente la lettura di tutta quella storia, di approfondire. La storia di un cane condannato a morte senza averne la consapevolezza: una metafora interessante della popolazione umana al giorno d'oggi. La corsa verso lo spazio è il sintomo di una evoluzione (tecnologica e non) che non va.
Aspetta, quest'ultima frase necessita di un prologo.

il Prologo
Cento anni fa si guardava con meraviglia il telefono, questo arnese che manteneva la voce tra i fili. Poi è venuta la televisione, l'uomo sulla luna, gli schermi piatti, il cellulare, il computer, il portatile. Ora abbiamo gli smartphone.
Tutti avrebbero giurato di vedere i propri figli vivere su Marte negli anni 80.
Ma non è stato così.

la Domanda
Sappiamo dei soldi sperperati per una corsa alla polvere di marte, che sembra più importante delle ceneri dei morti terrestri. Ma riguardare indietro agli esperimenti dei russi con gli animali ( i cani, non si sa nemmeno perchè sono stati scelti) per imporre la supremazia tecnologica e il terrore con il dominio atomico impone un momento di silenzio e di immobilità.
Fermiamoci. Timeout. Osserviamo con imparziale occhio alieno (se stanno lì, sai che sbellicarsi dei nostri robottini solari su marte, che potevano essere cibo per i poveri) la nostra attuale situazione.
Macchine costruite per rendere più veloce l'uomo, bruciano l'atmosfera di cui abbiamo bisogno in code di ore perchè le persone devono stare tutti con le macchine nello stesso posto alla stessa ora. Con la macchina abbiamo sostituito il mulo, ma adesso è tornato ad essere più veloce il mulo.

A me tornano in mente i Pearl Jam:
http://www.youtube.com/watch?v=aDaOgu2CQtI
Visto tutto il video d'accapo, terminerei con: amen.

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